Costruzione: il recupero continua
Nei primi nove mesi del 2016 il fatturato dell'industria edilizia svizzera è aumentato del 7% rispetto all'anno precedente. È quanto emerge dalle attuali statistiche trimestrali dell'Associazione svizzera dei capimastri (SBC).
Dopo che il 2015 è stato ancora caratterizzato da perdite di fatturato, i primi nove mesi dell'anno in corso sono caratterizzati da una ripresa. Il fatturato del settore edile principale è aumentato del 7,4% a 14,7 miliardi di franchi rispetto all'anno precedente. Sono aumentate sia le costruzioni edili (+6,6%) che l'ingegneria civile (+8,2%).
A breve termine, lo sviluppo positivo dovrebbe continuare, afferma SBC: Il portafoglio ordini e il fatturato previsto per il quarto trimestre sono superiori a quelli dell'anno precedente.
A medio termine, l'associazione è un po' più scettica sul futuro. L'immigrazione netta - un fattore chiave per la domanda di costruzioni - è diminuita sensibilmente nell'anno in corso. Almeno i bassi rendimenti obbligazionari garantiscono che gli appartamenti in affitto siano interessanti come proprietà di investimento, il che si riflette in elevati investimenti in nuovi appartamenti in affitto.
"Tuttavia, da alcuni anni il mercato non assorbe più tutti gli appartamenti di nuova costruzione, causando un aumento del tasso di sfitto. Ciò riduce il potenziale di nuovi appartamenti nel medio-lungo termine; allo stesso tempo, aumenta il rischio di un crollo dell'attività edilizia residenziale", scrive l'SBC in un comunicato. Allo stesso tempo, l'associazione sottolinea che il tasso di sfitto è ancora a un livello normale. Nei centri, il tasso di sfitto è ancora molto basso, mentre è più alto nelle periferie dei centri e nelle zone rurali.
Nel complesso, SBC prevede che il volume di costruzioni nell'anno in corso sarà superiore a quello del 2015, ma non raggiungerà il livello dell'anno record 2014. (ah)
