Novavest: l'azionista chiede un'assemblea generale straordinaria
Il fondo MV Immoextra Switzerland è insoddisfatto dell'andamento del titolo Novavest e vuole convocare un'assemblea generale per ristrutturare la maggioranza del Consiglio di amministrazione.
Caceis (Svizzera) SA ha richiesto la convocazione di un'assemblea generale straordinaria per conto del fondo di investimento MV Immoxtra Schweiz Fonds, che detiene il 15,24% del capitale di Novavest Real. Secondo un comunicato stampa di Novavest, l'obiettivo è quello di rimuovere tre dei cinque membri dell'attuale Consiglio di Amministrazione. Si tratta di Thomas Sojak, Stefan Hiestand e Daniel Ménard. Sojak sarà anche eletto presidente del Consiglio di amministrazione e Daniel Ménard membro del Comitato di remunerazione. I tre nuovi membri del Consiglio di amministrazione proposti sono Cyrill Schneuwly (Presidente del Consiglio di amministrazione), Ueli Kehl (Comitato di remunerazione) e Roland Vögele. Inoltre, vengono richieste modifiche alla fascia di capitale ai sensi dell'articolo 3a dello Statuto. Nella sua proposta, Caceis fa riferimento principalmente alla performance insoddisfacente del prezzo delle azioni di Novavest Real Estate AG.
"Governance aziendale inadeguata"
MV Invest AG, in qualità di consulente del gestore del fondo MV Immoxtra Switzerland, nel proprio comunicato stampa critica l'inadeguatezza della corporate governance di Novavest e ritiene che la perdita di fiducia nel management sia la causa dell'andamento del titolo. Inoltre, l'attuale struttura di Novavest, che delega compiti a Nova Property Fund Management AG mediante contratti di gestione, "non è più nell'interesse degli azionisti". Le funzioni principali dovrebbero "in futuro essere coperte da un team di gestione interno che lavori esclusivamente per Novavest". Infine, MV Invest esprime dubbi sui benefici comunicati della fusione con Senioresidenz AG e teme che l'attuale Consiglio di amministrazione effettui aumenti di capitale nonostante il basso prezzo delle azioni. Lo Statuto dovrebbe quindi essere modificato in modo che il prezzo di emissione delle nuove azioni non possa essere inferiore al 90% del valore intrinseco delle azioni. (aw)