Lex Koller: l'irrigidimento è stato respinto

Con una stretta maggioranza, la Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati (RK-S) ha respinto un'iniziativa parlamentare che prevedeva un'estensione temporanea della Lex Koller agli immobili ad uso commerciale.

La RK-S rifiuta un'estensione della Lex Koller agli immobili commerciali (Immagine: 3dmentat - depositphotos)

La Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati (RK-S) non vede alcun segno che aziende straniere ben finanziate possano approfittare della crisi attuale e assicurarsi le loro proprietà commerciali a prezzi favorevoli acquistando aziende svizzere.

Nella sua ultima riunione, la RK-S ha respinto per un pelo un'iniziativa parlamentare della sua commissione sorella, la Commissione degli affari legali del Consiglio nazionale (RK-N), con 7 voti contro 6.

Nella sua riunione del 14 gennaio 2021, la RK-N ha votato 22 a 0 con 2 astensioni a favore di un'iniziativa volta a rendere più severa la Lex KollerL'obbligo di autorizzazione della legge federale sull'acquisto di beni immobili da parte di persone all'estero (Lex Koller) dovrebbe essere temporaneamente esteso ai beni immobili con stabile organizzazione.

La RK-N era dell'opinione che le conseguenze economiche della pandemia del Covid 19 potrebbero portare all'acquisizione facile ed economica di terreni da aziende in difficoltà a causa della crisi da parte di aziende straniere ben finanziate.

La RK-S non condivide questa paura. Sottolinea che sono proprio le regioni di montagna con le loro infrastrutture turistiche a dipendere dagli investitori stranieri. Si teme che un'azione legislativa per inasprire la Lex Koller porterebbe a una grande incertezza, soprattutto perché l'emendamento previsto avrebbe anche conseguenze giuridiche retroattive. La RK-S non vede alcuna necessità di azione per l'estensione dell'obbligo di licenza ai locali commerciali. (bw)

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